Ancora una volta Scandicci ha dimostrato il suo "volto" più accogliente. per la precisione Ponte a Greve, che da due anni è la casa della squadra di calcio a cinque per ipovedenti della Polisportiva Silvano Dani. Una realtà fiorentina, che porta il nome di colui che per primo ha fatto sì che anche i non vedenti potessero fare dello sport in città e presso gli impianti di viale Nenni gioca gli incontri casalinghi del campionato Uisp a cui partecipa da due stagioni.
Di tutto questo ne abbiamo parlato con Sirio Belluomini, mister della squadra e consigliere della società (guidata da una donna, Silvana De Angelis), che dal giorno della prima partita è riuscito a plasmare una squadra- di cui fanno parte anche vedenti che, più o meno assiduamente, hanno indossato scarpette e pantaloncini per scendere in campo - capace di assestarsi a ridosso delle prime del girone di cui fa parte, vantando il quarto migliore attacco e la terza difesa. Insomma, numeri di tutto rispetto, in attesa del big match di martedì 13 marzo alle 21 contro la capolista, che dimostrano come il mix voluto, in primis dal tecnico, ipovedente, ma anche dalla società, sia davvero di quelli giusti. Una scommessa già vinta, quindi, visto che dopo sette anni di campionato italiano (organizzato dal Comitato Paraolimpico), "nel 2010" spiega Sirio Belluomini "la società ha deciso di intraprendere una nuova strada, puntando sull'integrazione tra vedenti e ipovedenti. Con l'obiettivo di fare il meglio possibile nel campionato più competitivo che la Uisp organizza per vedenti".
Superate le difficoltà iniziali, come per esempio giocare in notturno oppure fare in modo che gli arbitri spiegherassero anche "vocalmente" le proprie decisioni, "la prima vittoria" continua il mister "è arrivata quasi due mesi dopo l'inizio del campionato, 6-1 il risultato finale, un momento che nessuno di noi potrà mai dimenticare". Adesso, però, le cose sono decisamente migliorate e la squadra punta senza mezze misure alle finali regionali. "Ma l'aspetto più importante" spiega Belluomini "è dato dal fatto che è cambiata la consapevolezza dei nostri mezzi e quella di noi stessi che, sommata al primo anno di esperienza, ci ha fatto fare un gran salto di qualità".
Poi sono arrivate le maglie originali della Fiorentina, la preziosa collaborazione con la trasmissione radiofonica "Speedy" curata da Pierpaolo Fognani, insomma è stata una crescita continua. "I ragazzi ipovedenti" conclude Belluomini "hanno delle difficoltà visive gravi ma sanno giocare a pallone. Perciò si è trattato solo di prendere un pò di confidenza con il campionato e con il fatto di dover giocare tutte le settimane. Alla lunga l'impegno e l'umiltà hanno pagato e ora stiamo iniziando a raccogliere i frutti di tanto lavoro, nella speranza che questo sia solo l'inizio".
Da Il Nuovo Corriere di Firenze del 9.03.2012
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